Addio a Lauren Bacall

Luca Buccella 13 Agosto 2014 0
Addio a Lauren Bacall

Non abbiamo nemmeno fatto in tempo a dire addio a Robin Williams, che un’altra icona hollywoodiana ci lascia: la leggendaria attrice Lauren Bacall è venuta a mancare ieri, martedì 12 agosto, all’età di 89 anni.

La storia di questa straordinaria interprete della Golden Age di Hollywood è forse una delle più note nel mondo dello spettacolo. Lauren Bacall, al secolo Betty Joan Perske, nasce il 16 settembre del 1924 nel Bronx. Quando è soltanto un adolescente, Betty inizia una fortunatissima carriera come modella che la porta ad apparire sulle pagine di Vogue e Harper’s Bazaar, e a diciassette anni esordisce a Broadway con piccoli ruoli da comparsa. È la sua passione per la grande Bette Davis a spingerla verso la recitazione, ma Betty ancora non s’immagina di poter riuscire a eguagliare la sua fama. Come spesso accade, sarà il caso a dare inizio alla sua fortuna: Nancy, la moglie di Howard Hawks, nota la giovane modella sulla copertina di Harper’s Bazaar, e convince suo marito a convocarla per uno screentest per il ruolo da protagonista in Acque del sud (To Have and Have Not, 1944), accanto ad Humphrey Bogart. Betty vince il provino (e un contratto di sette anni con la Warner Bros.) e si trasferisce a Hollywood, dove Hawks e sua moglie reinventano completamente il suo look, dal vestiario alla pettinatura, consigliandole anche di trovare un nome d’arte: Betty sceglie il cognome da nubile di sua madre e diventa Lauren Bacall. Si allena a rendere la sua voce più profonda, riuscendo a dare vita a uno dei timbri più caratteristici di Hollywood.

look

A soli vent’anni, Lauren Bacall passa dall’essere un’aspirante attrice a recitare con uno dei divi più celebri di sempre, Humphrey Bogart. Sul set è spesso nervosa, trema: per porre un freno a questo tic, recita abbassando la testa e guardando in alto. Questo sguardo, nato dalla timidezza, viene denominato proprio The Look e diventa la sua caratteristica fondamentale: le conferisce mistero e soprattutto la rende una presenza quasi imponente, paradossalmente. I personaggi di Lauren Bacall sembrano in grado di ottenere qualunque cosa semplicemente con uno sguardo o un sorriso: molti anni dopo, il personaggio animato di Jessica Rabbit in Chi ha incastrato Roger Rabbit s’ispirerà proprio a lei. Negli anni ’40 il codice Hays, che impedisce la presenza di qualsiasi contenuto lontanamente violento o sessuale in un film statunitense, detta ancora legge, e così gli sceneggiatori ricorrono ad astute metafore: in bocca alla voce roca e profonda della Bacall, velati doppi sensi come “You know how to whistle, don’t you? You just put your lips together – and blow” o “You like to get out in front, open up a lead, take a little breather in the backstretch, and then come home free” non hanno bisogno di spiegazioni.

whistle

Nonostante i venticinque anni di differenza e il matrimonio dell’attore con Mayo Methot, tra Lauren Bacall e Humphrey Bogart nasce una storia d’amore proprio sul set di Acque del sud. Bogart, ai tempi impegnato in una relazione autodistruttiva minata dall’alcool, si fa conquistare dalla spontaneità della giovane Betty. Hawks, anch’egli invaghito dell’attrice, disapprova la relazione e minaccia di cederla alla Monogram, uno dei peggiori studi di Hollywood, ma l’intervento provvidenziale di Jack Warner riporta il regista alla ragione. Pochi mesi dopo, Hawks, Bogart e la Bacall danno vita a un’altra collaborazione con il capolavoro noir Il Grande Sonno (The Big Sleep, 1946). Qui, Lauren Bacall s’impadronisce definitivamente del ruolo di femme fatale, diventandone forse la più grande interprete. Nello stesso anno, la relazione con Bogart sarà suggellata da un matrimonio, durato fino alla morte dell’attore nel ‘57. I due diventeranno una delle coppie più celebri di Hollywood, interpretando altri due film noir insieme: La fuga (Dark Passage, 1947) di Delmer Daves e L’isola di corallo (Key Largo, 1948) di John Huston.

Bogart e Bacall in marcia contro il Maccartismo.

Bogart e Bacall in marcia contro il Maccartismo.

Gli anni ‘50 la vedono protagonista dei melodrammi Come foglie al vento (Written in the wind, 1956) di Douglas Sirk, The Gift of Love (1958) di Jean Negulesco e North West Frontier (1959) di J. Lee Thompson e della fortunata commedia Come sposare un milionario (How to marry a millionaire, 1953) accanto a Marilyn Monroe e Betty Grable. Sono tutti ruoli da protagonista o co-protagonista, che però sacrificano la sua intensa sensualità per parti più standardizzate. Tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 la sua carriera inizia a zoppicare, facendola prendere parti a pochi film. L’attrice si dedica alla famiglia (nel ‘61 sposa Jason Robards) e alla politica, partecipando a numerose campagne democratiche e liberali. Come spesso accade, negli ultimi anni della sua carriera Hollywood sembra accorgersi nuovamente della sua esistenza: nel 1996 viene candidata all’Oscar per il suo ruolo in L’amore ha due facce (The Mirror Has Two Faces) di Barbra Streisand, mentre nel 2003 Lars Von Trier la vuole per il ruolo di Ma Ginger in Dogville, ripreso poi in Manderville (2005). Partecipa inoltre a Birth (2005) di Jonathan Grazer, accanto a Nicole Kidman. Nel 2009 arriva l’immancabile Oscar alla carriera. L’ultimo film da lei interpretato è l’indipendente The Forger (2012) di Lawrence Roeck, accanto  a Hayden Panettiere e Josh Hutcherson..

bacoscar

Con la scomparsa di Lauren Bacall, se ne va uno degli ultimi lasciti della Golden Age hollywoodiana: un periodo ormai lontano, che resta vivo grazie al talento dei suoi interpreti e alla leggendaria traccia che essi ci hanno lasciato.

Luca Buccella 

Leave A Response »