Il 2013 giunge al termine, e la redazione di Rosebuddies ha deciso di pubblicare ben due Top Ten dedicate ai migliori film di questa fortunatissima annata cinematografica.
La Top Ten di Luca Buccella
Questo è stato un anno decisamente ricco da un punto di vista cinematografico, dunque ho deciso di includere in classifica solo film effettivamente risalenti al 2013, purché usciti in Italia. Non preoccupatevi dell’assenza di titoli come Django Unchained, Lincoln, Zero Dark Thirty, Il lato positivo ecc., che considero tra i migliori film del 2012.
10. Into Darkness – Star Trek , di J.J. Abrams
Il ritorno di J.J. Abrams nell’universo di Star Trek è un inarrestabile ottovolante colmo di sense of wonder, in poche parole puro e coinvolgente cinema d’intrattenimento, in cui i personaggi sono nuovamente al centro.
La mia recensione su SeeSound.it.
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9. La Casa (Evil Dead), di Fede Alvarez
Fede Alvarez dirige con mano sicura un horror spietato e senza tregua, che utilizza la possessione demoniaca come metafora della tossicodipendenza: l’operazione di remake ha finalmente senso. Era da tanto che non vedevamo una carneficina così efferata al cinema.
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8. La Migliore Offerta, di Giuseppe Tornatore
In un teso thriller espressionista a metà tra Hitchcock e Lynch, Tornatore traccia una mappa dei sentimenti umani attraverso il racconto della solitudine di un individuo, di cui Geoffrey Rush si fa sofferto interprete.
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7. Facciamola finita (This is the End), di Seth Rogen & Evan Goldberg
Un instant cult anarchico, demenziale e travolgente, incapace di prendersi sul serio. I figli cinematografici di Judd Apatow firmano un divertissement tra amici che è quasi una sorta di testamento alla moderna commedia americana.
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6. Philomena, di Stephen Frears
Sostenuto da una sceneggiatura di ferro, Frears confeziona un film fondato sull’arricchimento interpersonale, che tratta tematiche complesse in maniera semplice e delicata, riuscendo a toccare intimamente le corde dell’animo.
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5. Il Grande Gatsby (The Great Gatsby), di Baz Luhrmann
Baz Luhrmann estrapola l’essenza del romanzo di Fitzgerald in un acuto adattamento, che racconta l’Età del Jazz e il sogno americano con il dinamismo musicale di cui il regista australiano è maestro indiscusso.
La mia recensione su SeeSound.it.
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4. Before Midnight, di Richard Linklater
Due attori, una macchina da presa e una sceneggiatura perfetta. Il terzo capitolo della trilogia di Jesse e Celine si sposta in Grecia per raccontare le sfumature dell’amore e il modo in cui esso muta negli anni, in una sorta di moderno Simposio di Platone.
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3. Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (The Hobbit – The desolation of Smaug), di Peter Jackson
Peter Jackson riesce nuovamente a fare l’impossibile con la sua Terra di Mezzo, confezionando un’opera colossale che, nonostante le imperfezioni, ridefinisce il moderno immaginario cinematografico tramite un racconto emozionante e sentito. Si è ripetuto in lungo e in largo, ma Smaug è davvero il drago definitivo.
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2. La Fine del Mondo (The World’s End), di Edgar Wright
La Trilogia del Cornetto giunge al termine con un film di fantascienza sociale, incentrato sui demoni del passato e sul libero arbitrio, che, ovviamente, è anche una commedia folle e agrodolce. Una straordinaria commistione di generi e linguaggi, che conferma Edgar Wright come uno dei più grandi talenti del cinema di genere.
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1. La vita di Adele – Capitoli 1 & 2 (La vie d’Adele – Chapitres 1 & 2), di Abdellatif Kechiche
Una scelta prevedibile, ma la prima posizione spettava di diritto a questo film. Racconto di formazione, storia d’amore, vita impressa su pellicola: il capolavoro di Abdellatif Kechiche è questo e molto, molto altro.
Luca Buccella
La Top Ten di Corinna Spirito
Non c’è modo migliore di chiudere l’anno se non facendo una bella carrellata sulle tante sorprese positive che il 2013 ha saputo regalarci. In questa mia Top Ten, troverete i dieci film usciti in Italia nel corso di quest’anno che più mi hanno colpita.
10. Gravity, di Alfonso Cuaròn
Alfonso Cuaròn dirige in maniera impeccabile un thriller tutto ambientato nello spazio buio e silenzioso che circonda il nostro pianeta. Grazie a effetti speciali pazzeschi, piani sequenza da capogiro e interpretazioni sincere vi dimenticherete di avere la terra sotto i piedi durante la visione di Gravity.
9. Monsters University, di Dan Scanlon
La Disney Pixar dimostra che è possibile realizzare un prequel di successo sorprendendo le aspettative degli spettatori. Non troverete solo un’accuratezza tecnica che rasenta la perfezione, ma anche e soprattutto una domanda mai posta ai giovani in un cartoon: e se non riusciste a realizzare il vostro sogno di una vita?
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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8. L’evocazione – The Conjuring (The Conjuring), di James Wan
Un horror efficace come non se ne vedevano da tempo in cui James Wan non teme di rivelare le sue carte. Dopo la visione vi sfido a dormire sereni senza sobbalzare al minimo fruscio del vento.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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7. Into Darkness – Star Trek (Star Trek – Into Darkness), di J.J. Abrams
Uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni. Superiore al già notevole Star Trek, questo sequel è un mix perfetto di effetti speciali da urlo, scene d’azione coinvolgenti e personaggi ben scritti a cui è impossibile non affezionarsi. Anche i più grandi fan di Star Wars dovranno ammettere che J.J. Abrams potrebbe essere il degno erede di George Lucas.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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6. Il grande Gatsby (The Great Gatsby), di Baz Luhrmann
Dopo Romeo + Giulietta Baz Luhrmann conferma il suo talento nel rimanere fedele a un’opera letteraria pur connotando il proprio film di un’interpretazione tutta personale. Se siete tra i fortunati che amano lo stile di questo cineasta, lasciatevi rapire dai colori, la musica, le luci dei party di Jay Gatsby (un Leonardo DiCaprio in forma smagliante).
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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5. Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (The Hobbit: The desolation of Smaug), di Peter Jackson
Avrà sicuramente distorto alcuni degli elementi della narrativa tolkeniana, ma nel suo insieme la Terra di Mezzo di Peter Jackson finisce sempre per incantare. Indimenticabile lo scontro verbale tra il drago Smaug e lo hobbit Bilbo: dialettica, astuzia e fascino riescono a sovrastare persino gli effetti speciali di artisti da Oscar come quelli della WETA.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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4. Rush, di Ron Howard
Un film potente sulla storia della rivalità tra due uomini che rappresentano due modelli di vita opposti. Istintivo e altezzoso James Hunt, calcolatore e composto Niki Lauda, queste rock star alla guida di bolidi da corsa diventeranno l’uno la forza dell’altro. Ad interpretarli due giovani sorprese: Chris Hemsworth e Daniel Brühl.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
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3. Blancanieves, di Pablo Berger
Pablo Berger prende in prestito tutto il cinismo e lo spirito nero dei fratelli Grimm per dirigere un tributo ai film muti che non ha nulla da invidiare a The Artist. Dalla Spagna una piccola perla che, oltre a regalare una versione inedita della favola di Biancaneve proprio quando si pensava di aver già visto tutto, si rivela capace di far emozionare senza bisogno delle parole, ricordando al pubblico che quello muto non è un cinema “menomato”.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
2. Les Misèrables, di Tom Hooper
Un magnifico cast porta sul grande schermo il musical più longevo di Broadway. Interpretazioni da Oscar, canzoni toccanti e coinvolgenti, trucchi e costumi di perfetta fattura vi catapulteranno nella Francia del XIX secolo quando il popolo di miserabili combatteva per un pezzo di pane e sperava per i figli una vita migliore.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
1 – Django Unchained, di Quentin Tarantino
Quentin Tarantino fa ancora BINGO! Dopo Bastardi senza gloria il regista gioca in casa e omaggia quello che è da sempre il suo genere del cuore: lo spaghetti western. Una pellicola in cui è veramente difficile trovare pecche: dalla sceneggiatura sapiente alle interpretazioni strepitose di Leonardo DiCaprio e Christoph Waltz. Se poi sono i temi di Ennio Morricone ad accompagnare le gesta dei protagonisti, non resta che montare in sella a un cavallo, armarsi di rabbia e ironia e correre a vendicare gli schiavi afro-americani.
La mia recensione su Ecodelcinema.com.
Corinna Spirito