Cinquanta Sfumature di Grigio (2015), di Sam Taylor-Johnson

Luca Buccella 12 Febbraio 2015 0
Cinquanta Sfumature di Grigio (2015), di Sam Taylor-Johnson

sfumAnastasia Steele (Dakota Johnson) è una timida e impacciata studentessa di letteratura inglese. Un giorno, per fare un favore alla sua coinquilina, Anastasia si reca a Seattle per intervistare Christian Grey (Jamie Dornan), leader di un impero economico a soli ventisette anni. Tra i due si crea subito una connessione, ma Christian nasconde un oscuro segreto e dunque si mostra ritroso a iniziare un rapporto romantico. Molto presto, l’attrazione tra i due cresce, e Christian non può fare a meno di rivelare la sua autentica natura: è un dominatore che prova piacere nel punire e sottomettere sessualmente le sue amanti. Innamorata di Christian, la ragazza non può fare a meno di seguirlo in questo gioco pericoloso…

Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, era ovvio che Cinquanta Sfumature di Grigio, primo capitolo della trilogia erotico-romantica firmata dalla produttrice televisiva E.L. James, sarebbe diventato un film. Nato come una fan fiction di Twilight, e poi riscritto per poter essere pubblicato senza ritorsioni legali, un romanzo come questo si prestava a generare un adattamento cinematografico imbarazzante, ricco di momenti eccessivi e demenziali. Ebbene, da questo punto di vista il risultato sorprende, poiché Cinquanta Sfumature di Grigio è un film ben lontano dal disastro annunciato, che deluderà tutti gli spettatori alla ricerca di uno scult istantaneo da deridere durante la visione.

Meglio chiarirlo subito: Cinquanta Sfumature di Grigio non è un film riuscito. Uno dei problemi deriva proprio dal materiale di partenza: la sceneggiatrice Kelly Marcel tenta come meglio può di dare una forma cinematografica a un romanzo privo di eventi e tutto basato sul percorso interiore di una protagonista inerte. Il risultato, seppur migliore di quanto si temesse, non riesce comunque a coinvolgere il pubblico come si vorrebbe. Si sarebbe potuto ovviare a questa mancanza d’immedesimazione scegliendo due attori dotati di una chimica tale da trascendere i limiti del soggetto, ma questo non è accaduto: Dakota Johnson e Jamie Dornan non possiedono alcuna alchimia come coppia, e appaiono insicuri alle prese con personaggi privi di una coerenza interna. A causa di ciò, le scene di sesso – uno dei fulcri del romanzo – mancano d’immediatezza, risultando meccaniche e quasi chirurgiche.

Nonostante il contenuto del film sia, come già detto, ben poco interessante, la confezione tecnica è però molto buona. La regista Sam Taylor-Johnson proviene dal mondo della video arte, e questa formazione è piuttosto evidente nella messinscena visivamente interessante: la Taylor-Johnson, coadiuvata dalla fotografia di Seamus McGarvey e dal montaggio di Lisa Gunning, dà il suo meglio nelle scene più silenziose, mostrandosi invece piuttosto fiacca nella direzione degli attori.

In sostanza, Cinquanta Sfumature di Grigio è un film mediocre e dimenticabile, ma non pessimo, impacchettato in una buona confezione tecnica. Un prodotto che non riesce a superare i suoi difetti, ma li rende quantomeno sopportabili.

Il film è uscito nelle sale italiane giovedì 12 febbraio 2015.

Luca Buccella

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