Fa’ la cosa sbagliata (2008), di Jonathan Levine

Luca Buccella 28 Agosto 2009 0
Fa’ la cosa sbagliata (2008), di Jonathan Levine

The Wackness movie poster

Parlare di adolescenza al cinema è sempre stato complesso: è sempre più difficile trovare ritratti onesti di questa particolarissima e confusa fase della giovinezza. Nel 2008, con Fa’ la cosa sbagliata (The Wackness), il regista Jonathan Levine c’è riuscito egregiamente, aggiungendo un nuovo titolo alla lista di commedie adolescenziali sincere e con qualcosa di concreto da raccontare. Fa’ la cosa sbagliata è un “film in costume”: siamo nella New York del 1994, Rudolph Giuliani ha appena iniziato la sua “bonifica” dei quartieri più disagiati della Grande Mela, il panorama musicale è appena stato sconvolto dal suicidio di Kurt Cobain, e le Twin Towers torreggiano ancora sulla città. Luke Shapiro (l’espressivo Josh Peck), è un diciottenne neo-diplomato annoiato e apatico, “il più impopolare fra i popolari“, che per racimolare qualche soldo ed evitare lo sfratto si dedica allo spaccio di marijuana: i suoi genitori, due personaggi caricaturali e perennemente in lite, non si fanno troppo domande, in fondo anche loro hanno bisogno di soldi.

Luke è in cura da uno psichiatra affetto da sindrome di Peter Pan, il Dr. Jeffrey Squires (un Ben Kingsley in ottima forma, in una performance frizzante e lunatica), che si fa pagare in erba: un uomo sospeso tra il rimpianto della giovinezza e la delusione del presente. Quando Luke decide di dare una svolta alla sua vita, sarà proprio il Dr. Squires a volerlo aiutare a maturare.

Fa’ la cosa sbagliata è un film di maturazione, non solo mentale ma anche fisica e sessuale. Sarà infatti Stephanie, figliastra adolescente del dottore ed ex-compagna di scuola di Luke, ad iniziare il ragazzo al sesso e soprattutto, a fargli vivere un sofferto amore non ricambiato che contribuirà alla sua crescita.

Il cast del film è il suo principale punto di forza: l’alchimia fra i due protagonisti è autentica e sincera, e la pellicola si fonda tutta sul loro incontro-scontro. Il giovane Josh Peck riesce ad elaborare un personaggio credibile, in cui chiunque riesce ad identificarsi, con cui chiunque riuscirebbe a condividere i turbamenti. La convincente Olivia Thirlby è perfetta come giovane mangiauomini, e anche Mary-Kate Olsen (il 50% delle gemelle Olsen), se la cava bene nella parte della “sballata” che solletica le fantasie del Dr. Squires.

La regia/sceneggiatura di Jonathan Levine, all’epoca quasi è molto pregevole e fuori dal comune, dato che il film non manca di moltissimi momenti notevolmente profondi e malinconici ma risulta comunque ironico, spensierato, e spesso esilarante. E’ degno di lode il lavoro di Petra Korner sulla fotografia, che contribuisce notevolmente a rendere l’atmosfera estiva, opprimente e “umida” che grava sui protagonisti, quasi una patina che ricopre e avvolge la scena. Fa’ da sfondo a tutto una piacevole colonna sonora hip hop d’epoca: Notorious B.I.G., Method Man, Nas, A Tribe Called Quest, DJ Jazzy Jeff & The Fresh Prince, non manca proprio nessuno.

In sostanza, Fa’ la cosa sbagliata è uno splendido esempio di cinema giovanilistico, e soprattutto un tipo di film che sarebbe bello vedere più spesso, in grado di parlare con eguale forza a giovani e adulti, e farsi ascoltare da entrambi.

Luca Buccella

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