Morte sospetta di una minorenne (1975), di Sergio Martino

Supremo 1 Novembre 2013 0
Morte sospetta di una minorenne (1975), di Sergio Martino

morte-sospettaSiamo a Milano: una prostituta minorenne di nome Marisa (Patrizia Castaldi) viene uccisa in circostanze misteriose. Il commissario Paolo Germi (Claudio Cassinelli) investiga in incognito sul giro di prostituzione della città. Dopo aver scoperto che sia il “magnaccia” della ragazza che altre due prostitute minorenni sue amiche sono legati al noto banchiere milanese Gaudenzio Pesce (Massimo Girotti), il commissario Germi dovrà utilizzare tutti i metodi più illeciti per cercare di far emergere la verità sull’omicidio.

Morte sospetta di una minorenne si colloca nel genere thriller-poliziesco all’italiana, anche se l’impronta del film giallo è abbastanza tangibile. Sergio Martino, uno dei massimi esperti del genere, tira fuori tutti i temi già trattati in alcune sue pellicole precedenti: la malavita organizzata, il poliziotto che agisce da solo non potendo contare su un adeguato sostegno dai suoi colleghi, e l’impossibilità di fronteggiare un crimine protetto da alleanze potenti che controllano anche la polizia. Martino dirige il film  con uno stile non didascalico, generando una suspense che in alcune scene si avvicina al giallo Profondo rosso (1975).

 La sceneggiatura – scritta da Ernesto Gastaldi, autore anche del soggetto, e dallo stesso Sergio Martino è ben confezionata: i dialoghi sono curati, e si allacciano perfettamente con alcune situazioni divertenti che il film offre. Specialmente le parti di dialogo che riguardano il commissario Germi sono azzeccate e rendono al meglio il carattere del personaggio: disilluso, ribelle, solitario, ha capito che per combattere i criminali è necessario a volte comportarsi come loro.

Il cast si amalgama bene fra i suoi vari elementi, rendendo il film abbastanza scorrevole: nei panni di Gaudenzio Pesce troviamo il divo degli anni 40’-50’ Massimo Girotti (Ossessione, Cronaca di un amore), mentre il caratterista Gianfranco Barra è l’ispettore Teti. Per finire, il commissario protagonista interpretato ottimamente da Claudio Cassinelli: l’attore morì dieci anni dopo durante le riprese del film Vendetta dal futuro, diretto sempre da Sergio Martino con lo pseudonimo di Martin Dolman.

Uniche note stonate sono il doppiaggio curato dalla Fono Olimpia, pieno di macroscopici errori di sincronizzazione, e le musiche curate da Luciano Michelini, che in certe scene drammatiche o d’azione sembrano voler sdrammatizzare e togliere la giusta enfasi con un commento musicale comico, che non rende giustizia.

Morte sospetta di una minorenne è un film dal plot semplice, non paragonabile ai classici del genere giallo, ma nonostante ciò la struttura narrativa è ben costruita e funzionale. È chiaro che l’interesse di Sergio Martino, oltre alla denuncia sociale della prostituzione minorile, è raccontare come la giustizia italiana non funzioni, costringendo spesso i tutori della legge non corrotti a provvedere con le loro mani per ripulire la città da certi loschi personaggi.

Marco Rudel

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