The Avengers (2012), di Joss Whedon

Luca Buccella 25 Aprile 2013 0
The Avengers (2012), di Joss Whedon

avengersEra il 2008 quando, nella scena post-titoli di coda di Iron Man, per bocca del Nick Fury interpretato da Samuel L. Jackson veniva suggerita per la prima volta agli spettatori la possibilità di vedere in futuro i celebri personaggi dell’universo Marvel riuniti in un solo film. Oggi, nel 2012, ecco che quella possibilità si concretizza sugli schermi cinematografici di tutto il mondo con The Avengers. In cabina di regia, troviamo Joss Whedon, creatore di cult televisivi nonché fumettista lui stesso, da sempre a suo agio nel narrare storie ricche di protagonisti. E infatti, dopo un incipit alquanto claudicante e debole, la pellicola assume più valore proprio nella parte centrale, grazie a scene di confronto ben congegnate e fondate sui dialoghi. Sono i rapporti fra i protagonisti a portare avanti il film e a rappresentarne la forza. Proprio grazie al lavoro svolto nel secondo atto, la parte conclusiva è una frenetica corsa sulle montagne russe senza un attimo di tregua, anche grazie al montaggio sostenuto di Jeffrey Ford e Lisa Lassek, che fornisce al tutto il giusto ritmo.

Pur se nessun personaggio domina sugli altri nel minutaggio, non deve sorprendere che Robert Downey Jr. si presenti fin da subito come mattatore assoluto della pellicola, riconfermandosi come una delle scelte di casting più azzeccate nell’ambito dei cinefumetti. Accanto a lui, il nuovo arrivato Mark Ruffalo regala la miglior incarnazione filmica di Bruce Banner, portando in scena un personaggio ferito e sfaccettato che ruba la scena a tutti in più occasioni. Inoltre, grazie alla motion capture, l’attore è in scena anche nei “panni digitali” di Hulk e presta la sua espressività al Golia Verde, dotato di un impressionante fotorealismo grazie agli ottimi effetti visivi. Whedon riconferma la sua passione per i protagonisti femminili forti, ampliando il personaggio della Vedova Nera sia dal punto di vista caratteriale che sul fronte del minutaggio, potendo contare su una Scarlett Johansson in ottima forma.

In questo cast ben assemblato, non mancano i punti deboli: uno su tutti, Chris Evans, poco credibile come leader e mancante di carisma se confrontato con gli altri elementi della squadra. Dispiace invece vedere il Loki di Tom Hiddleston ridotto a una caricatura semplificata del bel personaggio visto in Thor. Whedon, diversamente da Kenneth Branagh, non è altrettanto a suo agio nel dirigere l’attore, che appare piuttosto smarrito e sacrificato. Altra grande mancanza del regista è la scarsa capacità nel gestire le scene più drammatiche, che spesso scivolano nella retorica e rare volte addirittura nel ridicolo, soprattutto nei momenti dedicati al personaggio di Capitan America. Si tratta di poche scene isolate che non si fanno pesare più di tanto, ma che comunque penalizzano la piena riuscita del film.

The Avengers è un film che va vissuto con la stessa spensieratezza che si avrebbe nello sfogliare un albo a fumetti firmato da Stan Lee, e solo con questo presupposto lo spettatore potrà goderne a pieno.

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Luca Buccella

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