The Equalizer – Il vendicatore (2014), di Antoine Fuqua

Luca Buccella 27 Settembre 2014 0
The Equalizer – Il vendicatore (2014), di Antoine Fuqua

equalizerPer i suoi colleghi dell’Home Mart, Robert McCall (Denzel Washington) è un vero e proprio mistero: nessuno conosce i dettagli del suo passato, e tutti sono certi che si nasconda qualcosa dietro quello sguardo comprensivo ma indagatore. Eppure, la sua vita non potrebbe essere più abitudinaria. Ogni sera, dopo il lavoro, McCall si reca nel suo diner di fiducia per ordinare una fetta di torta, scambiare quattro chiacchiere con gli altri avventori e, soprattutto, leggere: sua moglie, scomparsa da qualche anno, non era riuscita a terminare i Cento libri da leggere almeno una volta nella vita, e dunque l’uomo ha deciso di completare la lista per lei. Fra gli assidui clienti del locale c’è Teri (Chloë Grace Moretz), una giovanissima prostituta con la quale McCall stringe un’amicizia sincera: ma quando la ragazza, tenuta in scacco dalla mafia russa, finirà in ospedale a causa di un pestaggio da parte del suo protettore, McCall non potrà fare a meno di reagire. Dietro l’apparenza tranquilla e abitudinaria, si nasconde infatti un astuto ex-membro delle Forze Speciali, che non riesce a sopportare le ingiustizie.

Tredici anni dopo Training Day, Denzel Washington si riunisce al regista Antoine Fuqua per un nuovo action thriller a tinte forti. Se il film del 2001 era stato ben accolto dalla critica e dal pubblico, facendo vincere un Oscar al suo protagonista, questa seconda collaborazione è destinata a risultati molto più modesti: The Equalizer – Il vendicatore è l’ennesimo revenge movie del quale nessuno sentiva il bisogno.

Ispirato all’omonima serie televisiva degli anni ‘80 – nota in Italia con il titolo Un giustiziere a New York –, il film non è altro che un minestrone di stereotipi e situazioni già viste in centinaia di altre pellicole degli ultimi cinquant’anni. Il modus operandi di McCall non può non ricordare Charles Bronson in Il giustiziere della notte, la sua abilità nel trasformare qualsiasi oggetto in un’arma lo rende uno spudorato ibrido tra MacGyver e The Punisher, e, ancora, il modo in cui il personaggio analizza l’ambiente che lo circonda e valuta la forza dei suoi avversari arriva direttamente dal recente Sherlock Holmes firmato Guy Ritchie. Non c’è insomma la minima traccia di originalità, sia nell’intreccio sia nell’esecuzione: la sceneggiatura di Richard Wenk è pigra, vuota e prevedibile in ogni microscopica svolta.

Come spesso accade, l’oliata macchina produttiva hollywoodiana riesce comunque a realizzare un prodotto curato dal punto di vista tecnico: la fotografia quasi noir del premio Oscar Mauro Fiore riesce a regalare al film un minimo d’atmosfera, e il montaggio di John Refoua, nonostante qualche piccolo errore di continuità, fornisce il giusto respiro alle vicende narrate. Fuqua non è un regista dai guizzi brillanti e la messa in scena impeccabile, ma si conferma un onesto mestierante particolarmente capace sul fronte delle scene d’azione, calamitanti ma sempre perfettamente comprensibili.

Il film risulta tutto sommato riuscito solo grazie a un protagonista come Denzel Washington: l’attore riesce a rendere credibile un personaggio mal scritto, piatto e banale semplicemente con lo sguardo, che pare nascondere una grande vulnerabilità. Ma non ci voleva certo un prodotto così dimenticabile per ricordarci la sua bravura.

Il film arriverà nelle sale italiane giovedì 9 ottobre 2014.

Luca Buccella

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