The Faculty (1998), di Robert Rodriguez

Luca Buccella 4 Marzo 2001 0
The Faculty (1998), di Robert Rodriguez

the-faculty-rodriguez-01In un giorno come un altro, in una scuola americana come tante, Casey, giovane fotografo considerato da tutti un imbranato, e Delilah, la ragazza più popolare della scuola, si infiltrano nell’aula dei professori al fine di cercare uno scoop da inserire nel giornalino scolastico. I ragazzi assistono così ad uno spettacolo raccapricciante, vedendo alcuni professori uccidere barbaramente l’infermiera della scuola, che pochi istanti dopo appare però sanissima. Casey e Delilah iniziano così a interrogarsi su una domanda posta almeno una volta da ogni adolescente: possibile che i loro insegnanti siano alieni?

Ottima pellicola che unisce fantascienza e teen movie ad influssi horror, The Faculty vuole essere un esplicito omaggio ad un genere specifico della fantascienza americana anni ’50, quando ultracorpi ed alieni mutaforma (generati dalla paura instillata dai governanti statunitensi nei confronti dei “rossi”) la facevano da padrone nel terrorizzare le orde di adolescenti che continuavano ad invadere le sale cinematografiche.

Come in Scream, la sua opera più famosa, anche qui lo sceneggiatore Kevin Williamson conosce a menadito il materiale di ispirazione, e così fa esplicitamente discutere e citare dai suoi protagonisti le pellicole di quel periodo: loro stessi sono consapevoli del fatto che la loro storia rispecchi totalmente i film di fantascienza del passato, e agiscono di conseguenza, seguendo regole e dettami imparati proprio da quelle opere, da L’invasione degli ultracorpi per arrivare anche a capolavori più vicini a noi, come La cosa di Carpenter.

I protagonisti del film rappresentano perfettamente gli stereotipi cinematografici: c’è il nerd, il teppistello, il giocatore di football, la bella ragazza popolare e quella goth che tutti ignorano, gli stessi cinque archetipi stabiliti nell’85 da The Breakfast Club, teen movie seminale di John Hughes.

Proprio come nel film di Hughes, ci si affeziona molto ai protagonisti, grazie anche alle ottime prove degli attori, fra cui ricordiamo Josh Hartnett, Elijah Wood e Clea DuVall. Anche fra gli “adulti” troviamo degli ottimi Jon Stewart e Famke Janssen, nonché Robert Patrick (l’indimenticabile T-1000 di Terminator 2) nei panni del temibile allenatore di football.

Per tutti i motivi elencati (il metacinema, gli adolescenti protagonisti), The Faculty appartiene maggiormente allo sceneggiatore che non al regista Rodriguez, che in questo caso lascia da parte tutti gli stilemi e i vezzi che gli appartengono in qualità di Quentin Tarantino tex-mex, e si limita ad eseguire, con talento e soprattutto molto divertimento, un compitino ben fatto.

In conclusione, un film di fantascienza lineare ma al contempo fuori dal comune che ha il grande pregio di non prendersi sul serio, consigliata per due ore di tensione e divertimento: una delle poche occasioni in cui gli stereotipi non danneggiano un film, ma anzi ne sono la forza.

Luca Buccella

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