Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze (1991), di Michael Pressman

Supremo 13 Agosto 2014 0
Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze (1991), di Michael Pressman

tmnt2Dopo aver sconfitto Shredder (Francois Chau), le quattro fantastiche Tartarughe Ninja si sono stabilite a casa di April O’Neil (Paige Turco) in attesa di una nuova sistemazione. I superstiti del Clan del Piede hanno trovato rifugio in un vecchio cantiere abbandonato e, sotto la guida di Tatsu (Toshishiro Obata), attendono di ricompattarsi pianificando la prossima mossa: ma, inaspettatamente, ricompare un redivivo Shredder, più arrabbiato che mai e deciso a vendicarsi una volta per tutte. Durante un servizio giornalistico sulla TGRI, industria chimica accusata da April d’inquinamento ambientale, il prof. Jordan Perry (David Warner) nega pubblicamente le insinuazioni, ma è in realtà a conoscenza di scarti tossici seppelliti anni prima nel centro. Notando la mutazione di alcuni fiori nella vegetazione adiacente all’impianto chimico, Perry decide di distruggere tutte le fiale seppellite nel campo per eliminare tutte le prove. Dopo che Splinter rivela loro di aver conservato la provetta del siero mutageno che le aveva rese umanoidi, le tartarughe rinvengono il nome della TGRI sul contenitore e decidono così di intrufolarsi nel laboratorio: gli uomini di Shredder hanno la stessa idea, riuscendo a impossessarsi dell’agente mutageno prima di loro. Shredder genererà due creature orribili, e per i nostri eroi si prospetterà una battaglia molto più dura della precedente.

Secondo capitolo della trilogia delle Tartarughe Ninja – stavolta diretto da Michael Pressman –, il film narra gli eventi successivi alla conclusione del primo episodio ma, sebbene la struttura narrativa resti quasi identica, presenta notevoli differenze che fanno storcere il naso. Gli elementi demenziali sono calcati maggiormente, soprattutto nelle scene di combattimento, eliminando l’intensità in favore di un umorismo non sempre efficace. Le scene d’azione diventano un pretesto per creare una gag o far pronunciare ai protagonisti una battuta comica a tutti i costi, suscitando fin troppa ilarità.

Gli interpreti principali del primo film sono tutti sostituiti, ad eccezione di Kevin Clash (Splinter) e Toshishiro Obata (Tatsu), il personaggio di April O’Neil è relegato a un ruolo più secondario, e soprattutto si sente la mancanza di Casey Jones, spalla fondamentale per le mitiche tartarughe, rimpiazzato dal giovane fattorino della pizza Keno(Ernie Reyes Jr.): il personaggio non regge il confronto con il carisma di Casey, complice anche l’inesperienza di Reyes Jr. rispetto all’ottimo Elias Koteas.

La sceneggiatura, scritta da Todd W. Langen, offre un racconto ben lineare, con i nostri eroi intenti sia a capire le loro origini mutanti che a fermare i piani di Shredder. La grande novità è l’inserimento di Tokka e Rahzar, due simpatici esseri che si contrappongono alle tartarughe, dall’aspetto fisico molto inquietante ma dall’intelligenza limitata. Il film ha un taglio decisamente più giovanile rispetto al primo film – a causa dell’immensa popolarità della serie animata in quegli anni –, e stempera la delinquenza minorile newyorkese con un messaggio ambientalista, incentrato sugli errori dell’uomo e il rischio di far cadere le scoperte scientifiche nelle mani della criminalità.

I costumi sono ancora l’arma vincente: oltre a quelli delle tartarughe e di Splinter, abbiamo i fantastici mostri succitati – un lupo e una tartaruga azzannatrice – che ancora una volta stupiscono per il loro completo realismo. Il film è dedicato proprio a Jim Henson, creatore dei costumi del primo film, scomparso dopo poco tempo dopo l’uscita.

Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze è un sequel un po’ sottotono, ma la forza esplosiva delle irriverenti tartarughe ancora regge, offrendo un prodotto abbastanza riuscito soprattutto per i bambini. Ci si aspettava qualcosa di più, ma il grido di Kawabonga è ancora graffiante.

Marco Rudel

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