Film pre-2010 »
The Dreamers (2003), di Bernardo Bertolucci
The Dreamers è un film imperfetto, che spesso punta fin troppo sugli elementi più voyeuristici, ma indubbiamente una pellicola piena di dolcezza e malinconia, un affezionato tributo al cinema e un'opera elegiaca nei confronti
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Election (1999), di Alexander Payne
Quando si parla di teen movies, ne esistono pochi di taglienti come Election, diretto dal grande Alexander Payne, autore dei pluripremiati Sideways e A proposito di Schimdt: indubbiamente un autore che non scende a
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Happiness (1998), di Todd Solondz
Happiness è, senza se e senza ma, uno dei capolavori dell'ultimo ventennio. E' un film eccessivo che si prende dei rischi enormi lungo tutta la sua durata e non ha paura di osare o
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Rusty il selvaggio (1983), di Francis Ford Coppola
"Rusty il selvaggio" è uno dei migliori film di Francis Ford Coppola, e si fatica a comprendere le stroncature che ricevette alla sua uscita. Troppo poco Hollywoodiano
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L’uomo che non c’era (2001), di Joel & Ethan Coen
Riscopriamo "L'uomo che non c'era" (The Man Who Wasn't There), un noir del nuovo millennio da annoverarsi fra le prove migliori dei fratelli Coen.
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Duel (1971), di Steven Spielberg
Girato in soli dieci giorni, il primo lungometraggio cinematografico di Steven Spielberg è un film essenziale, basato su uno spunto semplice ed efficace, dal sapore hitchcockiano: l’innocente ingiustamente perseguitato.
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Léon (1994), di Luc Besson
Esordio di Luc Besson negli Stati Uniti, Léon fa parte del periodo più fortunato del regista parigino, iniziato con Nikita (1991) e terminato con Giovanna D’Arco (1997)
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This is England (2006), di Shane Meadows
This is England è un film delicato nonostante il tema complesso, che trova la forza proprio nel suo intreccio semplice e nell'affetto sentito nei confronti dei personaggi, diretto da una delle voci più sincere
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Ginger Snaps (2000), di John Fawcett
Sotto la dura scorza del film horror, genere a cui comunque appartiene ed è fiero di appartenere in tutto e per tutto, Ginger Snaps nasconde un ritratto pessimista dell'adolescenza
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Fa’ la cosa sbagliata (2008), di Jonathan Levine
Fa’ la cosa sbagliata è uno splendido esempio di cinema giovanilistico, in grado di parlare con eguale forza a giovani e adulti, e farsi ascoltare da entrambi
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