Captain Phillips – Attacco in mare aperto (2013), di Paul Greengrass

Luca Buccella 4 Novembre 2013 0
Captain Phillips – Attacco in mare aperto (2013), di Paul Greengrass

CaptainPhillips_Locandina.pdf__1_pagina_L’8 aprile del 2009, la nave mercantile americana Maersk Alabama viene attaccata da quattro pirati somali: è il primo dirottamento subito da una nave da carico statunitense in duecento anni di storia. Non contenti dei 30.000 dollari contenuti nella cassaforte della nave, i pirati decidono di sequestrare il capitano Richard Phillips per chiedere un riscatto al governo degli Stati Uniti. In attesa dei soccorsi, Phillips passerà diversi giorni in una scialuppa di salvataggio in compagnia dei suoi rapitori…

Dopo United 93, l’inglese Paul Greengrass ritorna al genere a lui più congeniale, ossia la trasposizione cinematografica di un drammatico fatto di cronaca, in cui oltre alle vite dei protagonisti sono in ballo anche gli equilibri geopolitici del mondo in cui viviamo. Un tema molto caro al regista fin dal suo esordio con Resurrected, poi trattato in maniera riuscita anche in pellicole più smaccatamente d’azione quali The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum. A colpire è, ancora una volta, la lucidità con la quale Greengrass si avvicina a un soggetto così complesso: privo di retorica per gran parte della sua durata, Captain Phillips – Attacco in mare aperto è un film che non prende posizioni politiche, optando per una ricostruzione realistica e distaccata alla quale lo stile documentaristico e poco rifinito di Greengrass aderisce perfettamente.

Ma, nonostante la buona sceneggiatura di Billy Ray e l’ottima regia di Greengrass, Captain Phillips è un prodotto che riesce a coinvolgere ed emozionare il pubblico soprattutto grazie a una maiuscola prova da parte di Tom Hanks. L’attore statunitense è estremamente efficace nei panni di un uomo ordinario costretto a mantenere il controllo in una situazione straordinaria, riuscendo a mostrare chiaramente tutta la vulnerabilità nascosta dietro la calma apparente di Phillips.

Nonostante Hanks sia l’unico attore realmente conosciuto all’interno del cast, la regia riesce nel difficile compito di non catalizzare tutta l’attenzione del pubblico sul suo personaggio: altrettanto centrale è infatti la figura di Abduwali Muse, leader del gruppo di pirati, ben interpretato da Barkhad Abdi. Proprio come Phillips, Muse è solo un uomo che svolge il suo lavoro e tenta di proteggere i suoi uomini come meglio può: lui e suoi compagni sono semplici pescatori costretti a ricorrere a mezzi estremi per vivere, e la pirateria è l’unico impiego “ben retribuito” che conoscono. Una realtà che Ray espone a tratti con eccessiva chiarezza (è proprio necessario evidenziare così spesso il sogno americano di Muse?), marcando l’unico evidente difetto della pellicola. Nonostante ciò, il film mantiene comunque un certo equilibrio riuscendo anche a richiamare, nel rapporto ostaggio-rapitori, un capolavoro del cinema americano come Quel pomeriggio di un giorno da cani.

Captain Phillips – Attacco in mare aperto è dunque un’opera di ottima fattura che racconta con intelligenza ed efficacia una storia difficile da sintetizzare accuratamente, riuscendo al contempo a confezionare scene adrenaliniche capaci di catalizzare l’attenzione. Un film che si merita tutto il successo ottenuto in patria.

Il film è uscito nelle sale italiane giovedì 31 ottobre 2013.

Luca Buccella

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