Monsters University (2013), di Dan Scanlon

Luca Buccella 23 Luglio 2013 0
Monsters University (2013), di Dan Scanlon

1073176_10200509119516543_511092999_oNel novembre del 2001, il corpulento mostro James P. Sullivan e il suo amico ciclope Mike Wazowski allietavano le sale cinematografiche mondiali con un gioiellino d’animazione ricco di umorismo e buoni sentimenti: dodici anni dopo, la Pixar riprova a bissare il successo di Monsters & Co. con Monsters University, un prequel incentrato sulla nascita dell’amicizia tra Mike e Sulley ai tempi in cui entrambi frequentavano il college.

Al timone del progetto, troviamo una Pixar decisamente differente rispetto al 2001: da costola minore del colosso Disney, la compagnia stanziata a Emeryville è lentamente divenuta il nuovo simbolo dell’animazione statunitense, procedendo stabilmente con un film all’anno. Dopo il successo artistico di opere quali Wall-E o Up, lo studio deve fare i conti con un’aspettativa di qualità da parte del pubblico, alla quale è indubbiamente difficile riuscire a tenere fede in maniera permanente. Un paio di opere non certo fallimentari, ma molto al di sotto degli standard Pixar, hanno mostrato che forse la creatività cominciava a latitare persino a Emeryville: è un piacere notare come Monsters University riesca a fugare questo timore. Il film non è certo all’altezza dei capolavori precedenti del team, ma riesce comunque a dimostrare come la Pixar sia in grado di raggiungere l’eccellenza anche con la (apparentemente) più scontata delle trame.

Il regista Dan Scanlon innesta il tipico tema disneyano dell’inseguire i propri sogni all’interno di una struttura da college movie statunitense: tra confraternite e gare sportive, è impossibile non pensare a classici del genere quali Animal House o La rivincita dei Nerds, tutti fondati sulla rivalsa degli “imbranati” di turno. Allo stesso tempo, il tema centrale è esposto in modo assolutamente maturo, mostrandoci che inseguire i propri sogni a qualunque costo non è sempre la cosa giusta da fare, e che i propri desideri possono essere messi in discussione. Mike sogna di diventare spaventatore, ma chiunque abbia visto Monsters & Co. sa che ciò non accadrà; lo spettatore segue passo per passo la carriera universitaria del piccolo mostro e vive insieme a lui successi e sconfitte. Tutto ciò grazie ad un’ottima sceneggiatura che è il punto forte dell’opera: diretta, spassosissima, e soprattutto volta ad analizzare situazioni differenti, rendendo il film un lavoro indipendente che non vive sulle spalle dell’originale ma parte da esso per fare qualcosa di diverso.

La capacità innata della Pixar di scatenare la fantasia fa il resto per la riuscita finale del prodotto. Monsters University è la storia di un gruppo di persone diverse che devono imparare a convivere, e allora la caratterizzazione sia psicologica sia visiva dei protagonisti riveste un’importanza fondamentale. Oltre a Mike e Sulley, personaggi come lo studente anziano Don Carlton o il cocco di mamma Soufflé restano nel cuore del pubblico regalando risate a profusione. Non c’è un mostro che somigli a un altro, e il lavoro di caratterizzazione riservato anche ai personaggi più marginali è straordinario. In un’epoca in cui ogni film d’animazione trasuda citazionismo esasperato, Monsters University preferisce la sottigliezza: e così, in un climax da applausi, viene ricostruita alla perfezione l’atmosfera di un tipico horror anni ’80 senza nessuna citazione diretta.

Monsters University è un film d’animazione ben riuscito in cui nulla appare fuori posto: le tematiche e i sentimenti di casa Disney vengono unite alla creatività Pixar in una sinergia perfetta di emozioni e risate, che conquisterà grandi e piccini.

Il film sarà nelle sale italiane il 21 agosto 2013.

Luca Buccella

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