Into the Woods (2014), di Rob Marshall

Corinna Spirito 18 Marzo 2015 0
Into the Woods (2014), di Rob Marshall

Into-The-Woods-cinemaDopo l’immenso successo dei musical di Broadway ispirati ai grandi classici, la Disney tenta l’operazione opposta e trasporta sul grande schermo uno spettacolo teatrale di successo: Into the Woods. Tre Tony Awards (Miglior partitura, Miglior libretto e Migliore attrice protagonista) e quattro Drama Desk Awards, Into the Woods ha debuttato a San Diego nel 1987 per poi andare in scena in tutti i principali teatri degli Stati Uniti fino ad oggi, sia nella versione originale sia nel successivo revival.

Dopo il recente trionfo cinematografico di Les Miserables, non sembra azzardato tentare ancora di proporre al cinema una storia quasi interamente cantata, che conservi molte caratteristiche teatrali. Specie se il soggetto si adatta a tal punto alle tematiche disneyane. Into The Woods infatti altro non è che un fantasioso intreccio di quattro celeberrime fiabe: Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo e Jack e la pianta di fagioli. A farle toccare l’un con l’altra è la ricerca, da parte di un fornaio e di sua moglie, di quattro potentissimi oggetti: una mucca bianca come il latte, una scarpetta pura come l’oro, capelli biondi come il grano e un cappuccio rosso come il sangue. Se consegnati alla spaventosa strega nella notte dalla luna blu, ella cancellerà la maledizione lanciata sulla famiglia del fornaio che impedisce alla giovane coppia di sposi di concepire figli.

Per la prima volta in un film targato Disney, non si esita nel mostrare anche l’altra faccia delle fiabe. In Into The Woods non ci sono solo l’allegria, la gioia, la positività e l’amore a cui ci hanno abituato i cartoni animati, ma anche l’orrore e il grottesco delle versioni originali delle favole. La buona e ingenua Cenerella del 1950, ad esempio, lascia il posto a un’Anna Kendrick tutta pepe, che scappa volontariamente del bel principe azzurro deciso a sposarla. E non mancano tutti quegli elementi dark tipici dei fratelli Grimm: occhi cavati, carni squarciate e happy ending a metà, nonostante siano stemperati dalle musiche orecchiabili e briose.

D’altronde i boschi a cui si rifà il titolo sono l’ambientazione più classica in cui l’eroe scopre il suo vero io, la medesima usata da Joseph Campbell nella descrizione del suo archetipo. È lì, dove le fronde degli alberi coprono la luce del sole e regna il buio, che prendono forma i desideri più profondi e inconsci. È lì che ognuno si guarda per la prima volta allo specchio. Il fornaio e sua moglie si scoprono veramente dopo anni; Cappuccetto Rosso comprende come non tutto ciò che è gentile sia anche buono; Raperonzolo trova l’amore e Cenerentola se stessa. È lì che acquista significato la tagline del film: “Fai attenzione a ciò che desideri”, perché non sempre è ciò che veramente vuoi.

La splendida colonna sonora firmata Stephen Sondheim e James Lapine, e impossibile da togliere dalla testa, dipinge alla perfezione le due anime di Into The Woods, rivelandosi all’occorrenza dark o frizzante. A interpretare i ruoli cantati c’è un cast di stelle: Meryl Streep nel ruolo della strega cattiva, per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar 2015; Emily Blunt nei panni della moglie del fornaio; Chris Pine come affascinante principe azzurro e Johnny Depp versione lupo affabile. Il paragone con l’altrettanto noto cast di Les Miserables viene naturale e Into The Woods non regge il confronto. Fatta eccezione per la sempre straordinaria Meryl Streep e per i giovanissimi interpreti di Cappuccetto Rosso e Jack, rispettivamente Lilla Crawford e Daniel Huttlestone, entrambi attori teatrali, il resto del cast non brilla per le interpretazioni canore e si distingue solo per il carisma.

Ne risulta, tirando le somme, un film piacevole, ma non indimenticabile, a cui va sicuramente riconosciuto il merito di aver portato al cinema delle favole con personaggi comuni, che sbagliano, non sanno cosa vogliono davvero e sono pieni di difetti, anche se capaci di combattere per i propri valori e per le persone che amano.

Il film arriverà nelle sale italiane il 2 aprile 2015.

Corinna Spirito

 

Leave A Response »