È morto Robin Williams

Luca Buccella 12 Agosto 2014 0
È morto Robin Williams

Robin Williams è venuto a mancare ieri, all’età di 63 anni, nella sua casa a Marin County, California. Non sono ancora noti i dettagli della sua morte, ma si parla di un possibile suicidio: l’attore americano combatteva da diversi anni contro la depressione.

La moglie Susan Schneider lo ricorda così: “Questa mattina, ho perso mio marito e il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno dei suoi artisti più amati e una persona straordinaria. Sono assolutamente devastata. A nome della famiglia di Robin, chiediamo privacy durante questo periodo di cordoglio. Speriamo che a essere ricordata non sia la sua morte, ma gli infiniti attimi di gioia e risate che ha regalato a milioni di persone”.

Nato a Chicago il 21 luglio del 1951, Williams s’interessa alla recitazione fin dai tempi del liceo. Nel 1973 fu ammesso alla prestigiosa Juilliard School, e nello stesso anno entrò a far parte del programma avanzato della scuola insieme a Christopher Reeve. La fama arriva cinque anni dopo, con il personaggio dell’alieno Mork nella serie Happy Days, che si conquista subito uno spin-off dal titolo Mork & Mindy: il personaggio è un cult istantaneo, e il suo saluto na-no na-no diventa un tormentone. Alla fine degli anni ’80, la stella di Robin Williams esplode anche al cinema: la sua performance in Good Morning, Vietnam di Barry Levinson gli fa guadagnare una nomination all’Oscar, mostrando al mondo il suo talento nell’improvvisazione. Le due successive nomination arrivano con L’attimo fuggente (interpreta il professor John Keating, altro ruolo cult) di Peter Weir e La leggenda del re pescatore di Terry Gilliam, mentre Williams riesce a portarsi a casa l’ambita statuetta nel 1998 con Will Hunting – Genio ribelle di Gus Van Sant: è lo psicologo che aiuta il riluttante genio matematico del titolo (Matt Damon) a fare i conti col suo sofferto passato.

Nel corso della sua lunga carriera, Williams ha lavorato con registi di spicco quali George Roy Hill (Il mondo secondo Garp), Harold Ramis (Club Paradise), Kenneth Branagh (L’altro delitto, Hamlet), Chris Columbus (Mrs. Doubtfire, Nine Months, L’uomo bicentenario), Mike Nichols (Piume di struzzo), Francis Ford Coppola (Jack), Woody Allen (Harry a pezzi) e Christopher Nolan (Insomnia), oltre ad aver prestato la sua poliedrica e scatenata voce al Genio nella versione originale del film d’animazione disneyano Aladdin.

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È inoltre stato Braccio di Ferro per Robert Altman (Popeye) e Peter Pan per Steven Spielberg (Hook – Capitan Uncino). È proprio questo suo ruolo, interpretato nel 1991, che noi Rosebuddies vogliamo ricordarlo. E se il ragazzo che non voleva mai crescere avesse ceduto alle lusinghe della vita adulta, diventando un avvocato disilluso e triste? Il film di Steven Spielberg nasce con questo presupposto. L’infanzia finisce, le illusioni crollano, il pessimismo avanza e si diventa persone tristi, ci si guarda allo specchio e non ci si riconosce più: ma a volte basta aggrapparsi a un pensiero felice per ritrovare il bambino che è in noi e ricominciare a volare. Il Peter Pan di Robin Williams ci ha insegnato questo, e noi lo ringraziamo.

Luca Buccella

 

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