Sogni e Delitti (2007), di Woody Allen

Luca Buccella 1 Febbraio 2008 0
Sogni e Delitti (2007), di Woody Allen

cassandra's dreamSogni e Delitti è il terzo film che Woody Allen ha scelto di ambientare nella capitale britannica, e anche il terzo film della sua rinascita artistica, iniziata con l’acclamato Match Point nel 2006. Tra i film del maestro newyorkese, Match Point è proprio quello a cui questa pellicola si rifà maggiormente per temi e stile, accanto a Crimini e Misfatti, altra tragedia alleniana incentrata sul delitto.

Sogni e Delitti è una profonda analisi delle dinamiche familiari che legano due fratelli di South London, Ian (Ewan McGregor) e Terry (Colin Farrell), cresciuti da un padre debole e da una madre che ha insegnato loro a seguire l’esempio dello zio Howard, un ambizioso e ricco chirurgo trasferitosi in California. Quando i due fratelli si troveranno in difficoltà economiche a causa della dipendeza da gioco d’azzardo di Terry, chiederanno soccorso proprio allo zio, che accetterà ad una condizione: dovranno eliminare un vecchio dipendente che sta per testimoniare contro Howard in tribunale. Centrale dunque, come anche in Match Point e Crimini e Misfatti, la questione del delitto come forma di scappatoia, ma se nei film citati rappresentava una via di uscita per il protagonista, qui non è che un evento in grado di portare dannose conseguenze.

L’ambiente familiare in cui i due protagonisti crescono è resa alla perfezione da Allen: un padre lavoratore e mezzo alcolizzato che si fa mettere spesso i piedi in testa da sua moglie e che vorrebbe solo vedere i suoi figli sereni, e una madre che biasima suo marito per non essere abbastanza ambizioso e che tenta di inculcare ai suoi figli il concetto che il successo è tutto. Inoltre, essa ha sempre preferito l’ambizioso Ian al riservato Terry, che diviene quindi dipendente dal gioco d’azzardo. Prima del machiavellico zio, è stato prima di tutto l’ambiente in cui sono cresciuti i protagonisti a condannarli, difatti la reazione a catena che culmina con l’omicidio è innescata dall’ambizione di Ian di conquistare la bella e incontentabile attrice Angela (Hayley Atwell) e dalla passione per il gioco d’azzardo di Terry, soffocato dai debiti. L’unica ambizione di Ian è il successo, mentre Terry vorrebbe solo metter su famiglia con Kate (Sally Hawkins), ma viene inevitabilmente sotterrato dalle sue nevrosi.

Come già detto, il cast è molto efficace: Ewan McGregor, pur avendoci regalato prove migliori, riesce a rendere bene un personaggio apparentemente sicuro di sè ma in realtà molto vulnerabile e ossessionato da ciò che le persone pensano di lui; mentre Colin Farrell è perfetto nel delineare un personaggio fragile, in preda a mille tic e nevrosi, ma dotato di un forte senso di giustizia; e Tom Wilkinson è un cattivo quasi shakesperiano che si rifugia dietro alla fedeltà del legame di sangue per avanzare le pretese più disgustose. Ottime anche Hayley Atwell e Sally Hawkins, una sensuale e fredda, l’altra ingenua e incredula nel vedere Terry in preda allo stress e all’alcolismo.  La sceneggiatura è concisa e fitta di avvenimenti, dai dialoghi molto teatrali, quasi quelli di una tragedia euripidea, volti a delineare i pensieri dei personaggi e a riassumere eventi non visti sullo schermo: d’altronde il titolo originale, Cassandra’s Dream, fa riferimento a un personaggio della tradizione classica. La regia è perennemente volta ad un’ineluttabilità funerea, tanto che fin dall’inizio il film sembra in attesa di un catastrofe. Incornicia il tutto la classicheggiante colonna sonora di Phillip Glass, molto tesa e cupa, “il destino che bussa alla porta”.

Sogni e Delitti è dunque un film molto sottovalutato, che a nostro parere rientra tra le opere più rappresentative dell’Allen moderno, anche più Match Point.

Luca Buccella

Leave A Response »