Thor: The Dark World (2013), di Alan Taylor

Luca Buccella 20 Novembre 2013 0
Thor: The Dark World (2013), di Alan Taylor

THURS_003B_G_ITA-IT_70x100.inddDopo gli eventi raccontati in The Avengers, Thor (Chris Hemsworth) è ancora impegnato a riportare la pace nei Nove Regni, mentre Loki (Tom Hiddleston) si trova rinchiuso in una prigione asgardiana. Nel frattempo, a Londra, la dottoressa Jane Foster (Natalie Portman) indaga su una serie di fenomeni atmosferici inspiegabili, e continua a struggersi per la lontananza dal Dio del Tuono. Inavvertitamente, Jane risveglierà un popolo creduto estinto: gli Elfi Oscuri, decisi a conquistare l’universo sotto il comando del terribile Malekith (Christopher Eccleston). Quando gli eventi prenderanno una brutta piega, Thor sarà costretto a chiedere aiuto a Loki…

Per la sua esplicita natura episodica, il cinecomic è un genere che ben si presta a una serializzazione filmica. Come già dimostrato da molte saghe, il secondo episodio offre spesso l’occasione di perfezionare la formula: con i personaggi principali già introdotti, si può dedicare più attenzione all’equilibrio generale dell’opera e allo sviluppo caratteriale dei suoi interpreti. Thor: The Dark World dimostra in pieno questo teorema, rivelandosi più equilibrato e ispirato del suo predecessore. Per prima cosa, la regia passa da Kenneth Branagh al televisivo Alan Taylor. Laddove Branagh mostrava la forza di un regista shakespeariano nei momenti più fantasy, facendo però notare la sua inesperienza nell’ambito del blockbuster nelle scene ambientate sulla Terra, Taylor è invece più a suo agio su entrambi i fronti.

Grazie all’esperienza maturata con la serie tv Game of Thrones, il nuovo regista è in grado di raccontare al meglio conflitti di potere, battaglie adrenaliniche e lotte familiari. Allo stesso tempo anche il tasso di humour aumenta esponenzialmente, e se nel film precedente il tono serioso di Asgard si contrapponeva all’atmosfera più distesa della Terra, stavolta l’autoironia è sempre presente in dosi massicce. La buona sceneggiatura – firmata da Christopher Markus, Stephen McFeely e Christopher Yost – bilancia con successo le varie componenti, regalando più fluidità al film: la grande dimestichezza del trio nei confronti del materiale di partenza e dei suoi personaggi risente positivamente sulle caratterizzazioni.

Se Chris Hemsworth è un Thor sempre più convincente (da principe guerrafondaio si è trasformato in eroe pacificatore) e mostra un talento inaspettato nel prestare la sua stazza alla comicità fisica, è ancora una volta Tom Hiddleston a calamitare l’attenzione del pubblico: il suo Loki, ridotto a villain sghignazzante in The Avengers, torna a essere un personaggio carismatico, un enigmatico ingannatore del quale è impossibile prevedere i piani. In un cast in cui tutti, da Natalie Portman a Anthony Hopkins fino a convincenti comprimari quali Idris Elba, Kat Dennings, Zachary Levi e Ray Stevenson, svolgono il loro compito in maniera appropriata, dispiace notare un Christopher Eccleston sottotono e fuori luogo nei panni del cattivo di turno: gli sceneggiatori e il regista sembrano troppo interessati al rapporto tra i protagonisti per preoccuparsi di dare spessore a Malekith.

Nonostante qualche evidente sbavatura e un finale fin troppo aperto, Thor: The Dark World è dunque un cinecomic capace di intrattenere al meglio il pubblico con la sua miscela di personaggi accattivanti e colpi di scena inaspettati, che non sfigurerebbero sulle pagine di un albo firmato da Stan Lee e Jack Kirby. Ovviamente Thor ritornerà, e noi vi raccomandiamo di non lasciare la sala fino al termine dei titoli di coda…

Il film è uscito nelle sale italiane mercoledì 20 novembre 2013.

Luca Buccella

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